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Arte

UN DIALOGO TRA IL TEMPO E IL SACRO

Primitivo-femmineo

Una location suggestiva e da poco aperta al pubblico in una nuova veste ospita la mostra della scultrice Marina Torchio, Primitivo femmineo. Tutte le opere sono realizzate in grès su supporti in ferro e sono nate per questa esposizione

di Giovanni Salerno

 

La mostra si inserisce nelle iniziative per il 2017 dell’Assessorato dell’Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta, e rappresenta una significativa apertura verso il territorio della nuova realtà museale di Saint-Martin-de-Corléans, recentemente aperta al pubblico nella sua nuova veste museale: un sito pluristratificato le cui tracce storiche vanno dalla chiesa romanica, sorta su resti romani e gallici, ai santuari dell’Età del Rame, sino ai rituali di consacrazione risalenti alla fine del Neolitico.

«È fondamentale sottolineare quanto sia importante che il Parco assolva la sua funzione di ‘luogo della cultura’ valdostano, in linea con gli indirizzi museali internazionali di interrelazione tra l’antico e il contemporaneo – spiega Chantal Certan, assessore all’Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta – con l’obiettivo di adottare adeguate forme di promozione, a sostegno di una più ampia ed evoluta concezione delle azioni istituzionali di tutela, conservazione e valorizzazione».

L’esposizione, curata da Daria Jorioz, è stata realizzata dalla Soprintendenza per i beni e le attività culturali dell’Assessorato dell’Istruzione e Cultura grazie alla sinergia tra le Strutture Attività espositive e Patrimonio archeologico. Primitivo femmineo è un lavoro creativo che si compone di un nucleo di sculture inedite, espressamente realizzate da Marina Torchio per questo sito, che regalano all’area espositiva un’impronta di attualità.

Le opere di Marina Torchio, stalagmiti, simboli del tempo infinito senza inizio e senza fine, donne veneri che racchiudono al loro interno la sacralità dell’essere, recipienti, totem, tutte realizzate in grès su supporti in ferro, vogliono rappresentare il dialogo tra il tempo nella sua indefinitezza e il sacro nella sua dimensione individuale. Nata ad Aosta, l’artista ha iniziato la sua attività nello studio dello scultore Renzo Igne a Castellamonte.

Dal 1985, tornata nella sua città natale, ha iniziato a esporre le sue opere sia in Italia sia all’estero. Nel 2012 la sua scultura Drappeggio n.1, già collocata al Museo Archeologico Regionale di Aosta, è stata inserita nell’esposizione permanente del Castello Gamba di Châtillon.

Secondo Daria Jorioz, la scultrice aostana «non trascura mai la valenza simbolica, focalizza l’attenzione sulla figura umana, segnatamente quella femminile. Archetipi di fertilità, suggestioni di elementi naturali, sintesi tra pieni e vuoti.

Nelle sue opere la forma primigenia si afferma e riafferma, diventando elegante stilizzazione. Monumentale e delicata, austera e vibrante, elegante e quotidiana, la scultura di Marina Torchio scandisce lo spazio dell’area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans con intensa sensibilità, attuando un processo di contaminazione tra le epoche tanto poetico quanto denso di emozioni».

 

Marina Torchio.
Primitivo femmineo
Parco Archeologico e Museo dell’Area Megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, Aosta
Fino al 4 febbraio 2018
fb Marina Torchio scultura

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