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VINITALY 2017: IL VINO PROTAGONISTA A VERONA

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Una selezione di quello che abbiamo assaggiato in occasione della cinquantunesima edizione della più importante fiera italiana dedicata al cosiddetto “nettare degli dei”. Bianco o rosso, secco o dolce, proveniente da nord o da sud, ce n’è per tutti i gusti.

  • Le Bessole, Accordini Igino (Veneto).
    Amarone della Valpolicella dalla grande personalità e carattere che si esprimono in profumi speziati (frutta sotto spirito e liquirizia su tutti) e in una colorazione intensa che ricorda il granato. Un vino perfetto per accompagnare carni grigliate e secondi strutturati, regala delle sorprese anche abbinato all’aragosta e ai formaggi.
  • Pinot Nero, Conte d’Attimis-Maniago (Friuli Venezia Giulia).
    Colore rosso rubino intenso, all’olfatto spiccano profumi speziati (cannella e pepe nero), caffè, confettura di piccoli frutti di bosco. Al palato offre persistenti sensazioni di spezie e ribes rosso. Vino corposo, pieno ed equilibrato che si abbina splendidamente ai risotti e alle paste a base di pesce. L’azienda fa parte della Rete Pinot Nero FVG.
  • Camboi 2014, Castello di Meleto (Toscana).
    Ottenuto da Malvasia Nera del Chianti vinificata in purezza. Di colore rosso rubino molto carico e intenso con riflessi violacei, al sorso il buon grado alcolico e la consistenza si accompagnano a una struttura in perfetto equilibrio tra acidità e morbidezza, con tannini maturi, ben integrati e vellutati.
  • Efeso, Librandi (Calabria).
    Un bianco frutto di anni di sperimentazione sui vitigni autoctoni. Il Mantonico, che dà origine a Efeso, risultava scomparso delle vigne del cirotano a causa della sua bassa resa. Si presenta con una buona acidità che si presta a vinificazioni tardive e appunto all’invecchiamento. Ha anche una vena leggermente aromatica che si percepisce anche nella versione secca.
  • Collio, Castello di Spessa (Friuli Venezia Giulia).
    Pinot Nero di colore rosso rubino tenue, si esprime con profumi eleganti e freschi che ricordano note di piccoli frutti di bosco, in particolare di lampone. Si abbina particolarmente a carni di vitello, pollame, anatra e a piatti di pesce saporiti. L’azienda fa parte della Rete Pinot Nero FVG.
  • Sessantanni, San Marzano (Puglia).
    Primitivo di Manduria Dop 2013 dal colore rosso rubino molto carico ed elegante, profumo ampio e complesso, fruttato, con sentori di prugne, confettura di ciliegia e note di tabacco, leggermente speziato. Vino di grande corpo, morbido e ricco di tannini nobili, adatto a carni rosse, selvaggina, primi piatti robusti. È un vino da meditazione.
  • Romagna Sangiovese Superiore 2015 , Tenuta Colombarda (Emilia Romagna).
    Sangiovese in purezza che rappresenta se stesso con profumi di viole, amarene, ciliegie e rose. Finale di foglie di tè verde. Il palato è di piacevole freschezza e sensazione tannica misurata molto tipica del vitigno. Affinato in acciaio. Da abbinare a piatti di carne, salumi, uova, paste e formaggi di media stagionatura.
  • Asolo Prosecco Superiore DOCG, Montelvini (Veneto).
    La denominazione dell’Asolo è l’unica che può vantare nel disciplinare la versione Extra Brut. Si presenta giallo paglierino tenue con riflessi verdi, il perlage appare fine con un’ottima costanza e persistenza. Molto complesso per quantità e qualità di sensazioni olfattive, risalta il Nashi, frutto con caratteristiche tra la mela Golden e la pera, sino a una delicata nota minerale.
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