ITAeventi.it

pompei-egitto

Tre sedi diverse per ripercorrere l’incontro tra culture lontane ma storicamente legate e intimamente connesse, attraverso il dialogo tra reperti egizi di epoca faraonica e opere di età ellenistico-repubblicana e imperiale che ne hanno accolto e riletto l’iconografia. di Andrea Thomas

 

Apre al pubblico la mostra Egitto Pompei, seconda tappa del progetto espositivo omonimo, inaugurato il 5 marzo scorso al Museo Egizio e nato dalla collaborazione tra quest’ultimo, la Soprintendenza Pompei e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, con l’organizzazione di Electa. In occasione della mostra agli Scavi di Pompei, curata da Massimo Osanna e Marco Fabbri con Simon Connor, gli spazi recentemente restaurati della Palestra Grande accolgono statue monumentali del Nuovo Regno (XVIXI sec. a.C.), periodo di massimo splendore della civiltà egizia. Provengono da Tebe, principale centro religioso dell’epoca, la magnifica statua seduta del faraone Thutmosi I (XV sec. a.C.), ritrovata nel tempio del dio Amon, a Karnak, e le sette colossali statue raffiguranti Sekhmet (XIV sec. a.C.), divinità egizia dalla testa leonina misteriosa e inquietante, al contempo potenza devastatrice e dispensatrice di abbondanza. Le imponenti sculture in granito – eccezionali prestiti provenienti dalla collezione permanente del Museo Egizio esaltati dallo scenografico allestimento di Francesco Venezia – costituiscono una testimonianza straordinaria del mondo della mitologia egizia, oltre a rappresentare il potere faraonico al tempo della XVIII dinastia. All’esterno, nell’area archeologica, si snoda un itinerario egizio: dal Tempio di Iside, tra gli edifici pompeiani meglio conservati cui è stata dedicata una app, alle numerose domus decorate con motivi egittizzanti, come la casa dei Pigmei, che si apre per la prima volta al pubblico dopo i restauri del Grande Progetto Pompei (GPP). Il 28 giugno, al Museo Archeologico di Napoli, la terza tappa del progetto. Si inaugurerà una nuova sezione del percorso di visita delle collezioni permanenti, con un focus particolare sui culti e le religioni orientali che, transitati in Egitto, hanno trovato diffusione in Campania e da qui nel resto della penisola. Il progetto sull’Egitto segue la grande mostra su Pompei e l’Europa, allestita nel 2015 al Museo di Napoli e nell’Anfiteatro di Pompei, in un viaggio a ritroso nel tempo, che vedrà protagonisti nel 2017 la Grecia, nel suo rapporto con Pompei, la Campania e il mondo italico.

EGITTO POMPEI
Pompei, Palestra Grande e itinerario negli Scavi
ingresso Porta Anfiteatro
Fino al 2 novembre 2016
dalle 9.00 alle 19.30
Info: www.pompeiisites.org

Share: